giovedì 17 settembre 2009

Oggi è una bella giornata..







...e mentre aspetto il benedetto giorno 7 di ottobre per il intervento,
mi chiedo tante cose, mi rispondo poche, faccio un promemoria
per Daniel, e penso... andrà tutto bene..

La paura è sempre una cosa positiva, si può gestire,
ma e difficile sfuggire ..
e allora la affrontiamo con umiltà, chiedendo a Dio di no dimenticarsi di me,
come io non mi dimentico mai di lui, di starmi vicino,
perché ho due bimbi che devono crescere sereni e al sicuro,
e la mamma è tutto questo.

La cosa più dura sarà stare senza la mia piccina, sapete che fra di noi ce
una simbiosi unica! e Toby, il mio amore, ...mi mancherà farti la collazione
al mattino, e darti baci mentre ti vesto per andare a scuola.
Papà.. mi mancherà il tuo cappuccino spumoso e i tuoi abbracci di notte.
Ma.. spero tornare presto e raccontarvi come è andata,
forze siete poche a seguire questo blog, pero vi ricordo sempre.

Un bacio grande
la mummy



lunedì 27 luglio 2009

Sei la più bella del mondo!



Ciao marinerita!
Oggi sono andata dal dottore e mi ha datto la bella notizia,
che il mio mioma di 5 cm si ha ridotto a 4.
Per ciò, oggi mi è tornato il sorriso,
e spero continui così.

Tu sei la più bella del mondo!
siamo tanto insieme
che quando ti vedo in braccio di papà,
mi capita di vederti diversa,
in tutto il tuo splendore!

Ti adoro piccola stellina!
la mummy



venerdì 26 giugno 2009

Ti voio ben!



Vi AMO!

venerdì 22 maggio 2009

Benvenuta Nicole Marie!

lunedì 23 marzo 2009

Meez 3D avatar avatars games

domenica 22 marzo 2009

Settimana 34!


In tanto la gravidanza prosegue a calci, placenta bassa e controlli medici.
Settimana 34 ragazze! non vedo l'ora...

Toby ha cominciato il asilo, ero certa che li avrebbe piaciuto!

Ma il raffreddore e la tose erano nel pacchetto.

Comunque non ha avuto difficoltà a ambientarsi solo quei giorni che non stava tanto bene si incollava alla mia gamba per non lasciarmi andare.

Quando fanno cosi non ti lo mangiaresti a baci?


Spero tanto non soffrire per molto questo distacco perché più la colpa sento la sua assenza =(
ma so che almeno cosi questa fase sarà parte della rutina per quando arriverà Nicole, e non un gesto di abbandono. L'ultima cosa che voglio e che si senta triste!
Dai ragazze, datemi dei consigli utili!


venerdì 6 marzo 2009

Avrai una sorellina
Molti bambini desiderano un fratellino o una sorellina, ma quando il bebè arriva diventano gelosi. Tutto normale, non preoccupatevi, già dalla gravidanza però potete iniziare a prepararli al nuovo arrivo.

Preparatelo al lieto evento
Quando dovete annunciare l’arrivo di un fratellino o di una sorellina potete attenervi a una semplice regola: più il primogenito è piccolo, più è meglio aspettare prima di dargli la notizia del nuovo arrivo. Se ha un’età inferiore ai due anni, è sufficiente che gli spieghiate poco prima della nascita che nella pancia della mamma sta crescendo un bambino. Il nostro consiglio è di fargli vedere dei libri illustrati sul tema.

"Una volta comunicata la notizia con parole semplici - suggerisce Raffaella Scalisi, psicologa e socia fondatrice del Melograno, Centro di informazione maternità e nascita di Roma, in un'intervista a Focus Pico - è bene coinvolgere il bambino senza però forzarlo nei preparativi pratici, come l'acquisto dei vestitini o l'allestimento della culla. Gli servirà ad assimilare in anticipo l'idea. L'importante è farlo con gradualità".
Non scendete troppo nel dettaglio sul parto ed evitate di parlare di dolore: vostro figlio potrebbe colpevolizzare il bimbo in arrivo e aver paura di lui.

Anche per i bambini di tre o quattro anni la gravidanza diventa qualcosa di concreto quando la pancia comincia a crescere e si avvertono i movimenti del bambino. Se vostro figlio ha cinque anni o più non dovreste tenergli nascosto niente, perché i bambini di quella età capiscono molto di ciò di cui discutono gli adulti. Quando dopo quattro mesi la gravidanza è ormai certa bisogna comunicarlo al bambino.

Il momento del parto
La cosa migliore è che il primogenito resti a casa e che non venga trasferito da nessuna parte. Affidatelo ai nonni o alla zia preferita e fate in modo che quando tornate dall'ospedale lui sia lì ad aspettarvi. In questo modo non si sentirà abbandonato e non vedrà il neonato come un usurpatore.

"Possiamo restituirlo?"
Non potrete evitare che vostro figlio soffra per l’allargarsi della famiglia. I bambini tra i due e i quattro anni risultano i più sensibili per quanto riguarda la sensazione di concorrenza nella culla. La loro personalità è già molto sviluppata rispetto ai bambini più piccoli, ma a differenza di quelli più grandi non riescono a capire che il bimbo in arrivo non rappresenta una minaccia. I bambini da due a quattro anni devono imparare a non essere sempre al centro dell’attenzione e a dividere con il fratellino o la sorellina l’attenzione e l’amore dei genitori.

Se tentate di presentare a vostro figlio il suo nuovo fratellino o la sorellina come un compagno di giochi non lo aiuterete. I fatti per il vostro primogenito parlano chiaro: con un neonato non possono giocare a calcio né a fare la mamma. Il neonato vincola il tempo e l’affetto dei genitori e se piange troppo spesso fa innervosire e basta. Domande come: “Possiamo restituirlo?” "Perché non lo lasciamo al mare?" sono lecite dal punto di vista di vostro figlio.

La gelosia verso il bambino che sta per nascere è una reazione normale. "E' un sentimento del tutto comprensibile che può manifestarsi in moltissime forme, sia una volta saputo il lieto evento sia quando il fratellino è già nato - dice Scalisi - Ogni bambino ha il suo modo per esprimerla. In alcuni casi si manifesta attraverso attacchi di rabbia e capricci ma anche con un morboso attaccamento ai propri oggetti o con una forte aggressività verso la mamma o, viceversa, con un distacco dalla figura materna. Anche frequenti pianti, lagne, piagnucolii continui sono segni del disagio che un bambino può provare quano la sua vita quotidiana viene sconvolta dal nuovo arrivo".

Succede abbastanza spesso che il primogenito abbia una specie di regressione quando il fratellino o la sorellina arrivano: potrebbe volere ancora il ciuccio, fare la pipì a letto, pretendere ancora il biberon. Segnalano che il primogenito improvvisamente non è più sicuro dell’amore dei propri genitori. Sa che ci sarà un altro bambino che sarà amato dai suoi stessi genitori. La paura che il nuovo venuto riceva più amore può essere molto forte. Cercate di concepire questo sentimento come un’espressione della sua insicurezza. Vostro figlio deve confrontarsi con la situazione e trovare il suo nuovo posto all’interno della famiglia. Anche quando appare difficile, cercate di non mettere a tacere le reazioni negative di vostro figlio o di vostra figlia.

I genitori devono convincersi che "la gelosia una fase normale e che va rispettata - dice la psicologa -. Tollerate anche l'eventuale regressione. Se poi il bambino prova a far del male al nuovo arrivato non spaventatevi e non fatelo sentire in colpa".

Ha bisogno di conferme
La cosa più importante è dimostrare affetto al bambino il più spesso possibile. All’inizio ha bisogno di queste conferme, come dell’aria per respirare. Sfogliate insieme l’album delle foto di quando era piccolino e raccontategli di quando lui stesso era un neonato. Avrà molte domande da farvi: "Cosa mangiavo? Piangevo tanto? Mi portavate in braccio? A ogni racconto acquisirà la sicurezza di essere stato amato e curato proprio come il suo fratellino o la sua sorellina". Può anche succedere che voglia tornare neonato o che voglia il pannolino. Concedetegli questo “regresso” ma limitatelo a un “gioco” da fare brevemente prima di andare a letto. Cercate di affrontare la cosa in modo giocoso: queste fasi arrivano, ma se ne vanno quasi subito.

Le mamme possono provare a coinvolgere il figlio maggiore nelle cure del neonato: farsi aiutare a fare il bagnetto, a mettergli il pannolino, la crema o cercare il ciuccio. I bambini di due anni possono svolgere piccoli compiti. Quando si allatta bisognerebbe trovare qualcosa che lo distragga. Con l’aiuto di un’audiocassetta o un film per bambini adatto all’età di vostro figlio i momenti dell’allattamento scorrono senza stress per tutti. Quando il piccolo è a posto, concedete un po’ di tempo al più grande, così si sentirà altrettanto importante e saprà di essere amato come prima.

Nei primi tempi che seguono l’arrivo del nuovo nato, ai padri spetta un ruolo particolarmente importante. Quando la madre allatta o si occupa del piccolo, possono colmare il vuoto di attenzione verso il primogenito intrattenendosi con lui e svolgendo i rituali, come quello dell’andare a letto.

Sarebbe importante anche che i primogeniti non vengano sottoposti a troppe novità: se all’arrivo del fratellino/della sorellina si aggiunge anche l’inizio della scuola materna possono insorgere dei problemi. Il bambino potrebbe infatti avere la sensazione di essere abbandonato all’asilo per lasciare più tempo e più spazio al nuovo nato.

venerdì 27 febbraio 2009

31/40 weeks




This is day number 217 and you're 31 weeks pregnant!You have 63 days or 9 weeks left, and are 77.5% of the way there.Baby's age since conception is 203 days or 29 weeks. You are due on 5/1/2009.




Fetal Development
Your baby now weighs approximately 3.5 pounds, measures about 18 inches from head to toe, and is getting used to the world of light and dark by opening and closing its eyes. Its facial muscles continue to strengthen, and your baby can make different expressions.




A mother is she who can take the place of all others but whose place no one else can take.


~ Cardinal Mermillod ~






mercoledì 18 febbraio 2009

Bilinguismo: x bimbi nessuna difficoltà

Via libera ai genitori che vogliono insegnare più lingue al proprio figlio fin da piccolo.
Secondo una ricerca, condotta presso il Centro di ricerche nelle scienze umane e sociali del Collegium di Lyon (Francia), non è affatto vero che insegnare più di una lingua a un bambino lo confonde, come spesso si crede. "I piccoli sono assolutamente in grado di assimilare diverse lingue in tenera età e fare distinzione quando le parlano", assicura Yvan Rose, ricercatore canadese specializzato nell'acquisizione del linguaggio nei bambini. Le sue ricerche, che vanno dai primi balbettii fino alla formulazione di frasi complete, hanno l'obiettivo di agevolare la comprensione dei meccanismi che permettono ai più piccoli di padroneggiare parole e linguaggio. "Ho osservato una mezza dozzina di bambini per due anni - racconta l'esperto in una nota - e confrontato i dati con le osservazioni di migliaia di bambini fra i 6 e i 4 anni effettuate da altri ricercatori", precisa."Studio principalmente l'evoluzione della pronuncia di una parola fino alla produzione perfetta del suono. In altre parole - aggiunge - la percezione del linguaggio fino alla sua produzione. E non analizzo solamente come si apprende il francese, ma anche portoghese, inglese, olandese, tedesco. Il mio obiettivo è individuare il fattore che accomuna i bambini in termini di acquisizione del linguaggio, indipendentemente dalla loro lingua materna".Ecco perché Rose dice sì al bilinguismo: "Il cervello di un bambino non è completamente formato e l'acquisizione di più lingue allo stesso tempo è assolutamente naturale. D'altro canto chi impara una lingua a 20 anni non la parlerà mai così bene come una persona che l'ha appresa da piccolo. Ecco perché insegnare più lingue ai bambini vuol dire fargli un grande regalo: gli risparmieremo una fatica immane da grande".Da: Adnkronos

Ringrazio x la info a spazio mamme blog
=)
la mummy

Fight for kisses!

http://dailymotion.virgilio.it/video/x2xcuh_fight-for-kisses-wwwffkwilkinsoncom_fun

www.mhug.it

Una mamma è una donna con un bimbo.
Preferibilmente un bimbo in braccio.
E una donna si muove, cammina, a volte corre.
Parla, ascolta, vede cose belle e interessanti e partecipa al mondo.
Lavora, ha delle passioni, cresce giorno dopo giorno, diventa saggia e ogni tanto è un po’ matta.

Insomma: una mamma è una donna.
Con un po’ di sensibilità in più.Mhug è per lei.
Cotoni, velluti e colori per i Mhug di tutti i giorni.
Tessuti preziosi e gioielli luminosi per le versioni dedicate alle grandi occasioni.

Perché essere mamma non significa rinunciare a essere disinvolte e curate e indulgere in qualche piccola vanità. E Mhug sono anche poncho e copertine in lana o in cachemire, per le uscite invernali, accessori intelligenti per una vita più semplice.

Il mondo Mhug è un mondo di donne belle e bimbi gioiosi.
IO LO VOGLIOOOO!!!!



Alla settimana 29 la pancia PARLA!

Dormire serenamente è un ricordo, e i momenti di tranquillità sono pochi, già che il nostro pulcino Toby attraversa un periodo di capricci e ansia per il distacco del papa quando va a lavorare, o di quando torna; vuole dormire con noi, frigna per qualsiese cosa negata alla sua volontà, ecc...
..che oviamente a volte fa faticosa la giornata.

Per quello nei momenti di serenità mi ritrovo in questo spazio per raccontarti la mia giornata difficile. Ma non sono solo i bimbi a farla cosi difficile; il fatto di essere poco fuori casa per causa del brutto tempo, o poco agile per fare le cose normali che facevi prima senza dover chiedere aiuto...; la mancanza di spazio che ti permetta fare qualcosa di piacevole per te.. aumentano l'essaurimento di questa mamma che a volte si sente FANTASTICA e altre un disastro.

Toby ha cominciato il corso di nuoto con i bimbi di 2 a 4 anni. Non li piace molto, fa dispetti alla maestra e urla tutta la mezz'ora!. Il distacco e quasi un disaggio e non vorrei peggiorare la situazione, per ciò credo che torneremo al corso baby questo sabato, cosa mi dite?

un bacione a tutte e si avete da dire la vostra sarò felice!

la mummy

martedì 10 febbraio 2009

La inteligencia emocional es mas importante!




Hace falta tiempo no programado con padres, hermanos y amigos – y con uno mismo – para desarrollarse como persona. Y eso puede ser muchísimo más importante que demostrar el CI más alto de la clase (que no es ninguna garantía de éxito en la vida).




Dicen que “El doctor Goleman (el que primero identificó la inteligencia emocional) sitúa las emociones en el centro de nuestra aptitud para vivir la vida de manera inteligente, e indica que cuando las personas que tienen un coeficiente intelectual alto dan un traspié, mientras que aquellas cuyo coeficiente es más bien modesto obtienene resultados sorprendentemente buenos, el factor determinante es la ‘inteligencia emocional’. En ella se incluye el autocontrol, el afán y el tesón, así como la capacidad para motivarse.




Esta inteligencia emocional es también la esencia de la voluntad y del carácter. Quienes viven a merced de sus impulsos (es decir carecen de autocontrol) pueden llegar a comportarse de un modo morallmente censurable. El otro rasgo principal del carácter emocionalmente inteligente es la compasión en relación con los otros, algo que se distingue por la capacidad de interpretar las emociones de los demás, establecer empatía y también saber enfadarse en la dosis correcta en el momento correcto y por las razones correctas.




Lo que este concepto de la inteligencia emocional implica para niños y padres es que el disfrute de su relación es fundamental para ofrecer a los pequeños el mejor comienzo en la vida. Tomarse sencillamente un tiempo para disfrutar de sus hijos (para jugar con ellos y charlar sobre lo que pasa en el mundo) es lo mejor que los padres pueden hacer por asegurarse el éxito futuro del desarrollo mental y emocional de sus retoños.




Publicado por Solo Para Madres


venerdì 6 febbraio 2009


Pyzam Family Sticker Toy

Get your own Family Sticker Maker & MySpace Layouts.




Qué hacer cuando el niño hace berrinches, y no acepta los límites



Mi hijo no me hace caso. No se deja vestir.
No quiere irse a dormir. Se enfurece cuando
le impedimos algo. Hace berrinches.
Tiene rabietas. No acepta límites, etc, etc...


Ya no sabemos qué hacer. Aunque resulte paradójico, debemos entender la rebeldía, la desobediencia, el negativismo, las rabietas y los berrinches como signos positivos y expresivos de una personalidad en formación. Hemos comentado en otras oportunidades que esta etapa del desarrollo se evidencia alrededor de los 2 años. Si un niño a esta edad no da ninguna señal de oposición- entrega sus juguetes con demasiada facilidad, no se ofende, no protesta ni se defiende cuando le sacan o le niegan algo- debemos preocuparnos: ese niño tiene miedo de exponerse. En el mejor de los casos, necesita mantener en secreto sus verdaderos deseos. En el peor de los casos, ya no sabe lo que desea o ya no desea. Después de explicar estos aspectos fundamentales para la comprensión del desarrollo de la personalidad en el niño, podemos ocuparnos de las dificultades de los padres durante estos períodos del NO.

El primer paso para abordar el tema, lo primero es reconocer lo complicado que resulta para los padres y/o educadores vérselas con unos niños que- a pesar de la torpeza, la inmadurez y la impulsividad propias de la edad- intentan comunicar su gusto, sus ganas, sus necesidades, su vitalidad, su ritmo, su desacuerdo, como pueden. No queremos sofocar la expresividad del niño. Tampoco debemos dejarlo librado a sus impulsos. Cualquiera de estas dos posiciones termina siendo destructivas y llevan a la enfermedad.

¿Significa esto que hay que dejar actuar al niño según sus antojos? Por supuesto que no. ¿Es posible respetar su individualidad sin dejar de ejercer la autoridad? Por supuesto que sí. Un niño que se siente respetado, respeta; si se siente engañado, miente. Un niño que se siente escuchado, escucha; sabe que hablar vale la pena. Un niño al que se le dan razones verdaderas y válidas, aprende que nadie - no sólo él- puede hacer todo lo que quiere en cualquier momento.
Una pregunta a modo de ayuda¿Cómo les gustaría ser tratados a ustedes cuando desean muy intensamente algo de lo cual se tienen que privar? Los niños quieren y necesitan saber porqué no pueden hacer lo que les da la gana. Exigen respuestas sinceras.

Da guia infantil.com

giovedì 5 febbraio 2009

Un po per caso, un po per curiosità, ma siamo qua ad aspettare che la attesa di Nicole non sia troppo lunga. So che mancano tre messi però l'ansia, il inverno troppo lungo, e Toby che comincia a capire, ma ci prova tutto il giorno, fino al esaurimento dei miei nervi anche si il suo bellissimo sorriso illumina i pomeriggi di pioggia; fanno che i miei momenti liberi(pochi) siano qua nel mio rifuggio, questo piccolo oasi dove potremo prenderci un caffè e parlare di questo e di altro.
Augurandomi che ci sei almeno per due parole ti aspetto.
sweetlymummy